Scatti d'archivio: cent'anni

Gli scatti d'archivio di Novembre
Correva l'anno 1918
Scatti d’archivio di novembre è dedicato alla Prima Guerra mondiale.
Sono trascorsi cento anni dalla conclusione del conflitto: il 4 novembre 1918 la firma dell’armistizio di Villa Giusti pose fine alla guerra in Italia.
Ma quali erano le condizioni di vita per i soldati in trincea?
Come era la loro vita quotidiana?
Dietro le quinte della grande guerra
Le fotografie di questo mese mostrano aspetti curiosi e meno conosciuti della prima guerra di massa, a partire dal 1914, con lo scoppio del conflitto a livello europeo, alle ultime settimane in trincea nel 1918.
Le immagini rivelano anche le peculiarità di una guerra combattuta con nuove armi, come i gas, con mezzi d’artiglieria pesante, in trincee scavate nella roccia, nel ghiaccio in cima alle montagne, nel fango.

Archivio fotografico Sestini – Fondo Luigi Pelandi. Soldati in trincea si proteggono dal rumore del mortaio da 149 (1915-1916 ca.).
Le fotografie provengono in prevalenza dagli album di Enrico Calcaterra, sergente nel servizio automobilistico in Carnia e poi tenente dell'artiglieria pesante sull'Isonzo, nel Carso, sul Piave e sul Grappa; dal fondo di Luigi Pelandi, capitano di fanteria sulla linea del Carso, colpito dai gas austriaci a Borgo Cappuccio nel giugno 1916; dall’album di Ildebrando Flores, prima sottufficiale d'arma d'artiglieria sull’Adamello, e generale di brigata al momento del congedo.

Archivio fotografico Sestini – Fondo Ildebrando Flores. Galleria al Passo di Cavento sull’Adamello (aprile 1916).
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